Partecipate di Stato: la classifica degli stipendi dei top manager
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Direttore: Alessandro Plateroti

Partecipate di Stato: la classifica degli stipendi dei top manager

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Da Eni a Enel fino a Poste, Terna e Leonardo: ecco quanto guadagnano i top manager 

Gli stipendi dei top manager delle partecipate pubbliche come Eni, Enel, Terna, Poste e Leonardo sono sempre stati oggetto di dibattito. Le cifre a volte fanno impressione, soprattutto se si considera che si tratta di aziende in buona parte controllate dallo Stato. Ma quanto guadagnano veramente questi manager?

In testa alla lista si trova Claudio Descalzi, confermato alla guida di Eni con uno stipendio di 5,85 milioni di euro all’anno. Il suo compenso è cresciuto del 13,5% rispetto all’anno precedente, una cifra che ha sicuramente fatto discutere molti. Ad Enel il più pagato è Francesco Starace, amministratore delegato dal 2014, con uno stipendio di 4,5 milioni di euro. Anche nella compagnia elettrica, il compenso dei manager ha suscitato polemiche in passato.

A Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale dell’energia elettrica, l’amministratore delegato Luigi Ferraris guadagna 1,9 milioni di euro, mentre il presidente Catia Bastioli incassa 220mila euro. A Poste Italiane, invece, Matteo Del Fante ha un compenso di 1,2 milioni di euro, mentre la sua collega Luisa Todini, presidente del Consiglio di amministrazione, guadagna 231mila euro.

Infine, anche nella società di difesa e aerospazio Leonardo gli stipendi dei manager sono oggetto di dibattito. L’amministratore delegato Alessandro Profumo guadagna 1,8 milioni di euro, mentre il presidente Luciano Carta incassa 360mila euro.

In generale, gli stipendi dei manager delle partecipate pubbliche non sono eccessivi rispetto a quelli di altre grandi aziende. Tuttavia, alcune critiche arrivano proprio dal fatto che si tratta di società in parte o completamente controllate dallo Stato e che i soldi dei contribuenti vengono impiegati per pagare queste cifre.

Inoltre, esiste anche il dibattito sulla trasparenza dei compensi dei top manager. Molti sostengono che ci sia la necessità di maggiore chiarezza e di una maggiore responsabilità degli organi che stabiliscono gli stipendi.

In ogni caso, è importante ricordare che il compenso dei manager dipende da diversi fattori, come la dimensione dell’azienda, il settore di appartenenza e la performance finanziaria dell’azienda stessa. Alcune società, inoltre, hanno deciso di legare il compenso dei manager ai risultati ottenuti.

In conclusione, gli stipendi dei top manager delle partecipate pubbliche come Eni, Enel, Terna, Poste e Leonardo, sono certamente importanti ma non eccessivi rispetto a quelli di altre grandi aziende. Tuttavia, resta aperto il dibattito sulla trasparenza e responsabilità nella determinazione di queste cifre, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di società controllate dallo Stato e che i soldi dei contribuenti sono coinvolti.

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ultimo aggiornamento: 16 Aprile 2023 12:04

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